Palermo, cambattimenti tra cani: 6 persone denunciate

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*Mallory*
icon2  view post Posted on 15/11/2013, 16:35




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combattimenti


Scoperto a Palermo un giro di combattimenti tra cani. I carabinieri di San Lorenzo hanno dato esecuzione ad un'ordinanza applicativa della misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per "divieto di combattimenti tra animali in concorso, nei confronti di Gaetano Giglio, 21 anni, Natale Moncada, 25, Gioacchino Meli, 25 anni, come Nicola Messina, Giuseppe Fina, 20 anni, e Daniele Crucillà, 30 anni, tutti del rione Zen 2. Rispondono di maltrattamento di animali in concorso Giglio e Meli. Il provvedimento, emesso dal gip Daniela Cardamone, è scaturito dalle indagini dirette dal sostituto procuratore Siro De Flammineis, e condotte dai militari della stazione di San Filippo Neri.

“Da tempo gli attivisti segnalavano la presenza di cani da combattimento tenuti in ripari di fortuna, allo Zen di Palermo, addirittura in recinti approntanti sul suolo pubblico. Finalmente lo Stato è intervenuto” questo il commento di Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell'Osservatorio Nazionale Zoomafia LAV, alla notizia dell'operazione dei Carabinieri della Compagnia Palermo San Lorenzo che hanno denunciato sei persone, accusate di concorso in organizzazione di combattimenti tra animali, due delle quali denunciate anche per maltrattamento animali. È fuori dubbio che, almeno sotto il profilo giudiziario e dell’allarme sociale, il fenomeno della cinomachia ha subito negli ultimi anni un vistoso e progressivo ridimensionamento, ma nuovi segnali indicano una preoccupante ripresa. Allo Zen di Palermo – continua Troiano – negli anni passati ci sono stati diversi blitz delle forze di polizia, alcuni dei quali portarono al sequestro di cani da combattimento allevati, come se nulla fosse, su suolo pubblico. Altri cani venivano allevati nei garage di alcune abitazioni e gli incontri si tenevano nei box; furono sequestrati anche cani combattenti tenuti in una centralina dell’Enel in disuso. In un caso fu trovato addirittura un maiale ferito, utilizzato per addestrare i pitbull”.

“Questa operazione è la conferma che occorre vigilare perché la pericolosità sociale del fenomeno non ha perso la sua capacità offensiva e, pertanto, non deve essere sottovalutato il suo potenziale criminale. Siamo grati ai carabinieri e ai magistrati che hanno dato impulso all’inchiesta, annunciamo fin da ora che ci presenteremo parte civile al processo”, conclude Troiano.

Fonte: http://newsanimaliste.myblog.it/archive/20...te-5760354.html

Immagini prese dal web

 
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