sterilizzazione Zorba

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paranà
view post Posted on 28/1/2012, 12:38




salve ragazzi. ho da due mesetti circa una gatta trovatella. quando l'ho portata a casa le ho fatto fare ovviamente i primi vaccini. ora però mi trovo con un grossissimo problema. ho scoperto che la mia gatta è una di quelle bestiole che praticamente restano perennemente in calore. io vivo a palermo, in un appartamento e per quanto io mi sia affezionata tantissimo a Zorba qui la situazione sta diventando insostenibile. a tal proposito vorrei sapere alcune cose: sterilizzare un gatto è un gesto egoistico nei loro confronti? mi sono informata con il mio veterinario e per sterilizzarla ci vorrebbero all'incirca 250 euro. ci sono cliniche qui a Palermo che mi permettono di eseguire questa operazione ad un costo minore? vi prego ho bisogno del vostro aiuto! grazie per le tempestive risposte! a presto :(
 
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•Babi•
view post Posted on 28/1/2012, 18:11




Essendo di Padova non ho idea di dove tu possa trovare cliniche convenienti... posso aiutarti per la prima domanda dandoti la mia opinione: non credo che sterilizzare gli animali sia un atto egoistico. Certamente modifichiamo la loro natura, è anche vero che né cani né gatti ne risentono da un punto di vista psicologico, e di sicuro può giovare da un punto di vista fisico (meno probabilità di tumori ecc).
Conta anche che di gatti randagi, in Italia ma soprattutto al sud, ce ne sono fin troppi, e la sterilizzazione in questi casi è soprattutto un gesto d'AMORE nei confronti degli animali, dato che probabilmente continueresti a incentivare il randagismo facendo fare altre cucciolate alla tua gattina...
Quindi io per questi aspetti sono favorevole alla sterilizzazione.
Se hai altri dubbi fammi sapere :)

Comunque il costo di solito si aggira tra i 100 e i 200 euro...


Ti rimando a qualche articolo:

www.gattiandcats.it/Riproduzione/sterilizzazione%20f.htm

Affrontiamo con serenità e cognizione questo evento tanto importante.
Se l'idea di sterilizzare la vostra gatta può sembrarvi egoista dovete tenere in considerazione alcune aspetti
Se ad una gatta che va in estro non è permesso di accoppiarsi, oltre a renderci la vita quasi impossibile, facciamo una "cattiveria" arrecandogli, sicuramente in modo involontario, grandi sofferenze, spesso sottovalutate.
Conoscendo queste cose, si può dedurre che solo ad alcuni soggetti di razza di gran pregio è possibile evitare la sterilizzazione ma gli altri soggetti difficilmente potranno fare una vita sessuale secondo natura senza costrizioni o sofferenze.

Per tranquillizzare molte persone è bene dire che la sterilizzazione non priva la gatta dei suoi istinti sessuali ma glieli annulla, quindi non ne sentirà la mancanza. Inoltre le conseguenze della sterilizzazione come l’obesità e la demenza fanno parte solo delle credenze popolari avendo ben poco fondamento scientifico.
La sterilizzazione presenta molti aspetti positivi: aumenta la socievolezza, diminuisce la tendenza ad allontanarsi da casa diminuendo cosi le possibilità di zuffe con altri gatti e l’attraversamento di strade pericolose. L’incidenza del tumore mammario diminuisce considerevolmente. Infine, ma non ultimo per importanza, limitando i rapporti sessuali e le zuffe tra gatti si fa un’ottima prevenzione verso malattie come la FeLV e la FIV che vengono trasmesse attraverso scambi di sangue o liquidi organici.

Concludendo si può dire che dal punto di vista statistico, la sterilizzazione permette un’aspettativa di vita per il nostro gatto quasi doppia.



www.akela.it/gatto/salute/welcome.qws?pag=C07vet05

E' giusto sterilizzare il gatto? Non gli si provoca una crudele mutilazione? E' vero che dopo ingrassa? Qual'è l'età giusta per farlo? Non cambia carattere? Le femmine non devono avere almeno una gravidanza?...
Queste sono le domande più frequenti che mi avete posto, vediamo di rispondere con ordine.
Il gatto sterilizzato, sia maschio che femmina, vive in piena serenità: semplicemente, non pensa più al sesso; nessun'altra componente del suo carattere viene alterata, tornerà il micio di prima ma senza l'ossessione di istinti riproduttivi che subiscono, nei nostri gatti di casa, la frustrazione di non poter essere soddisfatti. La femmina, se anche ha partorito una volta, al calore successivo andrà in smanie allo stesso modo; il maschio, se anche si accoppia una volta, forse ancora di più soffrirà di non poterlo fare in seguito.

Non è più crudele lasciare un animale "intatto" ma impedirgli di accoppiarsi piuttosto che sterilizzarlo e togliergli il pensiero?
Per la femmina, per di più, c'è proprio un problema di carattere organico che vedremo fra un attimo. Ma intanto pensiamo ad una gatta, tipo la classica gatta di cascina, che viene lasciata libera di accoppiarsi quando vuole: questa micia può fare tranquillamente due figliate all'anno, in genere di quattro gattini l'una. Anche ammettendo una certa mortalità naturale, volete farvi il conto di quanti gattini fanno in dieci anni?
E ammettendo che la metà siano femmine, e che queste possano partorire l'anno dopo la loro nascita, avremo una crescita della popolazione felina assolutamente intollerabile!
In genere la gente di campagna non va per il sottile e si limita ad uccidere una certa quota di gattini neonati, ma questa pratica spero bene che incontri disapprovazione ed orrore da parte di tutti i miei fedeli lettori!

La contraccezione chimica, da parte sua (vedi Estropill e simili) è direttamente responsabile del carcinoma mammario della gatta nonchè dell'infezione dell'utero (piometra) che spesso compaiono molti mesi o anni dopo anche in seguito ad una sola somministrazione. Vi dico con la maggiore serietà possibile che tutte le volte che ho trovato un tumore mammario in una gatta, o era integra oppure era stata trattata con l'Estropill. Il carcinoma mammario della gatta ha sempre una malignità impressionante, e per quanto riguarda la piometra, considerate se vale la pena, per evitare di operare una gatta giovane e sana con un banale intervento di routine, correre il rischio di doverla operare d'urgenza, magari dieci anni dopo e non più così in forma, per un'infezione dell'utero che la sta mettendo in pericolo di vita.
Perchè non lasciare integra una gatta "di casa" che non vede mai un maschio?
A parte il fatto che spesso le gatte in calore lanciano grida impressionanti, si contorcono come indemoniate sui pavimenti, vi zampettano in mezzo ai piedi e non mangiano per alcuni giorni, c'è proprio un motivo organico che consiglia di sterilizzare la femmina anche se i calori sono blandi e non vi danno fastidio.
Oltre alla coniglia, la gatta è l'unica femmina di mammifero domestico ad avere l'ovulazione indotta: ossia, se non si accoppia i follicoli ovarici che si formano ad ogni calore non scoppiano liberando l'ovulo, ma piano piano regrediscono fino a sparire. O almeno dovrebbero, perchè dato che in natura l'accoppiamento è la regola, il meccanismo di involuzione (atresia) follicolare può non essere in grado di riassorbire per mesi o anni tutti i follicoli inesplosi. Alla lunga capita che alcuni di essi diventino persistenti trasformandosi in cisti ovariche: queste cisti però continuano a produtte ormoni, e possono provocare sia calori ininterrotti (se producono estrogeni) sia assenza di calori (se producono progesterone). In ambedue i casi la stimolazione ormonale su utero e mammelle è scorretta, e ricadiamo nel caso precedente della contraccezione chimica; potreste trovarvi con una micia matura da operare d'urgenza all'utero o con un tumore cattivissimo alle mammelle!
Per il gatto le cose sono più semplici, non corre nessun rischio ormonale se si tiene cari i suoi testicoli!

I problemi, però, sono di un altro ordine. I gatti che possono uscire di casa, e quindi non spruzzano dentro, spesso vengono lasciati interi dai loro proprietari, soprattutto gli uomini inorridiscono all'idea che i loro gatti vengano castrati, come se fossero toccati nella LORO virilità! Questi maschi interi sono in effetti meravigliosi, splendidi e maestosi con la loro testona imponente (il grasso che si accumula nelle guance è un carattere sessuale proprio del maschio, come la pelle durissima, per difesa dagli attacchi degli altri maschi). Peccato che, oltre a riempire di gattini tutto il vicinato, io li veda molto spesso in ambulatorio, arrivano con ferite da morso che formano ascessi, con ferite e fratture per cadute o investimenti, con malattie incurabili come la leucemia e l'immunodeficienza felina, che si trasmettono con l'accoppiamento e con le lotte a sangue.
Questi micioni, peraltro generalmente socievolissimi col veterinario e con l'umanità in genere, hanno una vita media che va dai 2 ai 5 anni, contro i 15-18 che io auguro ad un gatto d'appartamento; prima o poi vengono trovati morti o, semplicemente, spariscono. Se siete della corrente "meglio un giorno da leoni..." non castrerete questi gatti, io preferisco avere i miei senza palline e sperare di tenermeli vent'anni.

Il gatto maschio che sta in casa va castrato per il semplice motivo che altrimenti amici e parenti disertano; l'odore delle urine del maschio intero è molto pungente ed indelebile, e l'esigenza sessuale di marcare il territorio rende la convivenza in appartamento decisamente problematica; la castrazione risolve odore e comportamento.
Alcuni gatti però non spruzzano, sono in genere persiani, dal carattere "freddo", ma anche europei o altre razze.
Questo accade quando il gatto in questione non ha nessun contatto con altri gatti e non è quindi stimolato in alcun modo; in questo caso il maschio può benissimo rimanere intero tutta la vita!
Per quanto riguarda l'età, l'intervento in realtà sia sul maschio che sulla femmina si può fare dalle sei settimane di vita in poi, più che altro per abitudine, si tende a farlo dopo il primo calore, che testimonia l'avvenuta maturità sessuale.

Il gatto sterilizzato, vero spauracchio dei proprietari, tende effettivamente ad ingrassare dopo l'operazione, perchè il metabolismo si riduce: questo NON vuol dire che debba necessariamente ingrassare!
Il bravo padrone terrà d'occhio il profilo del suo micio e, se lo vede ingrassare, non farà altro che diminuire la dose di cibo fino a raggiungere il nuovo equilibrio. Ovvio che se state a sentire lui (il micio) oltre che per aguzzini dal bisturi facile, passerete anche per affamatori; ma voi non date retta e scaricate pure la responsabilità sul veterinario! Un gatto adulto "standard" dovrebbe pesare intorno ai quattro chili.

di Grazia Vittadini - medico veterinario
 
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paranà
view post Posted on 29/1/2012, 12:30




grazie per la risposta! mi informerò in diverse cliniche qui a palermo.. per me è una scelta un po difficile ma mi rendo conto che la situazione è insostenibile, nell'ultimo mese è entrata 3 volte in calore! grazie ancora!!

 
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2 replies since 28/1/2012, 12:38   200 views
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