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| vc6!~~60_35.JPG) Edizioni l’Età dell’Acquario, pp.280, 18,00 € - Oscar Grazioli Trenta episodi, a volte buffi, a volte amari, che hanno lo scopo di raccontare la vita e i tormenti degli animali, dei loro proprietari, o benefattori, e di chi quotidianamente, per amore e per professione, se ne prende cura. Così si potrebbe sintetizzare questo libro, opera di un veterinario con la passione della scrittura che, con affetto e disincanto, cerca di farsi "portavoce" dei propri pazienti. E se fra i personaggi dell'opera non figurano solo i classici animali domestici è solo perché l'autore ha avuto la fortuna di seguire con determinazione le vicende di animali sfruttati e vittime di maltrattamenti. Come scrive l’autore nell’introduzione, CITAZIONE a fianco dei vecchi racconti pubblicati dieci anni fa (e ancora molto attuali), compaiono altre storie inedite dove gli animali e i loro proprietari quasi fanno a gara nell'essere protagonisti sotto l’occhio vigile della voce narrante. Come una persona che scava nel vecchio baule in soffitta, Grazioli scava, a sua volta, e traduce in racconti inediti le sue esperienze di veterinario o spunti di cronaca sugli animali di cui si è occupato come giornalista.
Una postfazione, anch’essa inedita, è dedicata dall’autore a chi gli è stato maestro di vita, a colui che Grazioli definisce, senza se e senza ma, il più grande cantore e poeta: Fabrizio de Andre’. Si tratta di un altro frammento che l’autore ci narra della propria vita interiore.
Come molti personaggi del grande Faber, gli animali raccontati da Grazioli subiscono talvolta tristi destini, abbandonati sulla strada di periferia dove qualche volta una porta si apre, ma non sempre una luce si accende. Così Alioscia, Silver, Boris, Suomi, Leo, il Cavallo escono dalle pagine del libro, sconfitti dal destino o da uomini incapaci di averne comprensione o di provare per loro la minima pietas. |
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