IL LINGUAGGIO DEL CONIGLIO, da: la collina

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view post Posted on 6/4/2010, 14:42
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Tabella riassuntiva, a cura di La collina
http://lacollina.altervista.org/


Strofinare il mento = È tutto mio!

Macinare piano con i denti = Come si sta bene!

Distendersi tutto lungo lungo = Mi prendo un po’ di relax e nel frattempo
osservo


Fare salti a caso scuotendo la testa = Sono contento, mi piace questo terreno

Dare colpetti col muso = Mi dai le coccole?

Digrignare i denti (anche tipo rattle-rattle) = Sto male, aiutami

Tirarsi su tipo cangurino = Che succede? Sono curioso!

Fare il girotondo intorno alle gambe = Sono contento e tu mi piaci!

Leccare il viso = Ti voglio tanto bene!

Accucciarsi a terra con le orecchie basse basse e gli occhi sgranati =
Ho paura. Non farmi male

Battere i piedoni per terra con occhi sgranati ed orecchie dritte = Pericolo imminente!

Battere i piedoni per terra senza motivo guardandoci = Guardami! Voglio la tua attenzione!

Accucciarsi tipo paperella = Mi rilasso ma ti tengo d’occhio!

Buttarsi su un fianco acciambellato = Sono tranquillo e mi riposo al sicuro

Darci le spalle = Mi fido di voi

Soffiare = Lasciami in pace! Vattene via!

Mordere = Va via! Lasciami stare!

Suono gutturale tipo “vu vu” = Sono su di giri!

“Pfuf” = Sbuffo indolente

Lamento costante tipo “hi hi” = Pianto sommesso indice di molto dolore

Mordere o grattare la gabbia con le zampine anteriori = Fatemi uscire!
 
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view post Posted on 23/8/2010, 01:21
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I conigli comunicano tra loro con un’ampia gamma di atteggiamenti, movimenti, suoni e segnali, molti dei quali coinvolgono l’uso delle orecchie (che nelle razze Ariete, a orecchie pendule) è chiaramente notevolmente impedito).



Per comprendere il linguaggio dei conigli bisogna innanzitutto ricordare che sono animali socievoli e che vivono in colonie all’interno delle quali vige un ordine gerarchico, dove, per esempio, il coniglio dominante manifesta la sua supremazia facendosi pulire il mantello dai suoi subordinati (anche se talvolta è lui stesso a pulirlo agli altri). Una richiesta, questa, espressa con una precisa postura: zampe raccolte sotto il corpo, petto abbassato verso il pavimento e testa protesa in avanti con il mento basso. Una richiesta (a dire il vero più simile ad un ordine) che il coniglio manifesta anche con le persone, dalle quali si aspetta carezze e grattatine dietro alle orecchie. E se non lo accontentiamo? Può vendicarsi facendo qualche dispetto in giro per casa o reagire con piccoli morsi; se “disobbedite”, un coniglio particolarmente aggressivo può addirittura arrivare a infliggere morsi profondi. Un coniglio dal carattere meno dominante può invece apprezzare sia di essere leccato (da un altro coniglio) o coccolato (da un essere umano) sia di leccare e pulire (un altro coniglio o una persona).



Quando il coniglio i lecca, ci manifesta tutto il suo affetto, comunicandoci che gli piacciamo; non è vero, come erroneamente si crede, che lo fa per procurarsi dei Sali minerali. Il modo corretto per coccolare un coniglio consiste nel carezzargli la fronte (mai in contropelo), grattargli delicatamente la base delle orecchie e le guance e carezzargli il dorso, mentre non ama essere toccato sotto il mento, sotto la pania o sugli arti posteriori. Se si accarezza un coniglio in posti o modi che non apprezza, si allontanerà, se invece prova piacere, resterà fermo, deliziato, talvolta emettendo una sorta di lieve digrignamento dei denti, simile alle fusa. Quando un coniglio è tranquillo e rilassato si sdraia sulla pancia, con le zampe posteriori completamente distese e a volte si gira e si mette a dormire a pancia in su, nel massimo relax. Se, al contrario, se ne sta con le gambe raccolte sotto il corpo, le orecchie appiattite all’indietro e gli occhi sbarrati, significa che è molto spaventato; in questo caso l’istinto lo fa rimanere perfettamente immobile, come se non volesse farsi scorgere da un eventuale predatore. Se osserviamo questo atteggiamento nel nostro coniglio, cerchiamo di capire cosa può averlo spaventato e parliamogli dolcemente per tranquillizzarlo, accarezzandolo. I conigli sono anche molto territoriali, ed esprimono questo aspetto del loro carattere in diversi modi.



Reclamano per esempio la proprietà di un determinato spazio soprattutto attraverso le feci, che depongono in giro anziché in un mucchietto unico, e in modo più evidente quando non si sentono completamente a proprio agio o sentono il proprio spazio minacciato da altri conigli, cani o gatti presenti in casa. Per quanto possa sembrare strano, considerata la sua natura proverbialmente mite, il coniglio può anche assumere atteggiamenti aggressivi che si manifestano on orecchie dritte rivolte all’esterno (o per indicare uno stato d’irritazione ancora maggiore, all’indietro fino ad abbassarsi), corpo eretto, coda diritta e zampe estese o leggermente divaricate. Può addirittura arrivare ad emettere una sorta di ringhio e ad attaccare mordendo. Diverso dal morso aggressivo è invece il morsetto leggero che questo animale utilizza per richiamare l’attenzione su di lui, richiedere di essere messo per terra quando è in braccio o pretendere che un coniglio subordinato si sposti per lasciargli libero accesso a un bocconcino prelibato. Le orecchie protese in avanti indicano curiosità e attenzione, e il coniglio è solito portarle così sta esplorando un ambiente nuovo o ha trovato qualcosa di interessante, in questi casi, anche la testa è spesso protesa in avanti.



Per osservare ed esplorare l’ambiente spesso il coniglio si rizza in piedi sulle zampe posteriori, allunga il corpo e si guarda in giro annusando l’aria con attenzione. Un atteggiamento peculiare dei conigli consiste nello sbattere a terra contemporaneamente gli arti posteriori, provocando un tonfo sordo; un comportamento che può assumere diversi significati a seconda del contesto in cui si trova l’animale, ma che in genere manifesta la percezione di un pericolo o di qualcosa di insolito nell’ambiente circostante.



Tratto da "Il Coniglio Nano e le altre razze da compagnia", della Dott.ssa Marta Avanzi
 
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