il primo atlante italiano degli animali velenosi del mare

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view post Posted on 18/6/2009, 14:17
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In uscita il primo atlante italiano degli animali velenosi del mare

Questa sera allo Zoo Acquario di Imola la presentazione del libro. Gli autori Alberto e Paola Tassinari raccontano il risultato di due anni di ricerche e come difendersi.

Dopo due anni e mezzo di lavoro, esce finalmente in libreria il nuovo volume, a cura di Alberto e Paola Tassinari, dal titolo "Animali marini velenosi. Come riconoscerli e intervenire prontamente" (Bacchilega editore).

Viene presentato in anteprima questa sera alle 20,30 allo Zoo Acquario di Imola (via Aspromonte).

Un Atlante unico nel suo genere, che raccoglie 85 schede informative per altrettante specie di animali velenosi che si possono trovare nelle acque dei mari italiani e tropicali. Tratto distintivo della pubblicazione è l'unione dell'aspetto descrittivo a quello pratico, con disegni realizzati attraverso varie tecniche pittoriche dalla mano esperta di Alberto Tassinari, direttore dello Zoo Acquario di Imola, a corredo delle indicazioni didattico-scientifiche necessarie per l'identificazione e il grado di pericolosità, a cura di Paola Tassinari, e suggerimenti di pronto intervento per il primo soccorso in caso di avvelenamento.

«Finora mancava una pubblicazione unitaria e specifica sugli animali velenosi, e non soltanto pericolosi, del mare. - spiegano gli autori - Io e mia figlia Paola abbiamo quindi cercato di realizzare un trattato, raccogliendo tutte le informazioni più aggiornate. E' stata una ricerca lunga e difficoltosa, che ha richiesto circa due anni».

Perché avete scelto di rappresentare gli animali del libro ricorrendo a disegni naturalistici e non più semplicemente a fotografie?
«Per vari motivi. La nostra opera ha la finalità di mettere in evidenza solo particolari aspetti degli animali che abbiamo preso in considerazione. Sarebbe quindi stato difficile reperire foto tanto specifiche per ognuno degli animali inseriti nel libro. Inoltre, spesso le foto non riproducono i colori reali. Se si fotografa sott'acqua, ad esempio, la profondità marina altera il risultato finale. Un pesce rosso a 20 metri di profondità, risulterà marrone. Il disegno mi consentiva invece di ottenere la giusta colorazione e di focalizzare determinati particolari collegati al sistema difensivo e offensivo del singolo animale. Il disegno naturalistico ha la funzione di educare e dare uniformità al libro».

Quali sono gli errori più frequenti che si commettono quando si viene punti da un animale marino velenoso?

«I casi sono tanti. Un esempio lampante è il ghiaccio per le punture del pesce ragno. Niente di più sbagliato, perché amplifica il danno. In questo caso, al contrario, bisogna trattare la parte “offesa” con impacchi di acqua calda, meglio se salata. Un altro esempio è l'uso di amuchina, che deve sempre essere diluita, per non provocare ustioni».

Perché è sbagliato associare il pericolo soltanto alle dimensioni di un animale marino?

«Perché spesso animali minuscoli e “attraenti” possono essere mortali tanto quanto uno squalo. E' il caso, ad esempio, del polipo australiano, bellissimo da vedere perché cangiante, ma in grado, con il suo veleno, di uccidere una persona nel giro di 20 secondi. La natura l'ha dotato di questo sistema di difesa-offesa perché altrimenti non sarebbe in grado di uccidere le sue prede, piccolo e leggero com'è. Ecco, il nostro libro, in un certo senso, cerca di rivelare le “regole del gioco” del mondo marino, così diverso da quello terrestre e spesso così poco conosciuto».

Nell'occasione verrà presentato anche il rinnovato sito internet dello Zoo Acquario, realizzato dall'imolese Davide Battilani (www.zooacquario.it ).
All'uscita del libro seguirà una mostra itinerante, che partirà proprio dallo Zoo Acquario e farà tappa in diverse città della Romagna.

Per acquisti online: www.bacchilegaeditore.it
 
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