LA CAVIA PERUVIANA O PORCELLINO D'INDIA

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Dolcenoir89
view post Posted on 30/11/2008, 18:36




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Classificazione:
Classe: Mammalia (Mammiferi)
Ordine: Rodentia (Roditori)
Sottordine: Hystricomorpha (Istricomorfi)
Famiglia: Caviidae
Genere: Cavia
Specie: C. aperea porcellus

Habitat naturale e comportamento allo stato selvatico:
L’ambiente di origine delle cavie è rappresentato da diversi paesi sudamericani, in particolare Argentina, Uruguay e Brasile. Il loro habitat è rappresentato da pianure erbose aperte, e si ritrovano ad altitudini fino a 4.200 metri. Il clima è asciutto, semi-arido, stabile tutto l’anno, caratterizzato da giornate temperate e notti fredde. Le cavie sono strettamente erbivore, e si nutrono di erbe, radici, frutta e semi.

Sono animali gregari; formano dei piccoli gruppi (5-10 animali) comandati da un maschio dominante; i membri del gruppo restano sempre vicini, e svolgono insieme tutte le attività. Non scavano tane o nidi, e per cercare rifugio utilizzano le tane abbandonate da altri animali, in cui si precipitano al minimo segno di pericolo. Sono attive soprattutto di mattina e di sera, ed evitano la luce intensa.

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Di fronte ad una minaccia o ad un pericolo le cavie reagiscono con una fuga precipitosa; quando un individuo fugge, tutte le altre cavie del gruppo lo imitano immediatamente. Un altro atteggiamento tipico è quello di immobilizzarsi completamente di fronte ad una situazione di minaccia o ad un suono che le allarma.

Le cavie "pascolano" più o meno per tutta la giornata; le feci vengono deposte dove capita.

Le cavie comunicano tra loro con una varietà di suoni, simili a squittii; gli scienziati hanno identificato almeno 11 diversi tipi di suono, ciascuno con un suo preciso significato. Le cavie utilizzano anche segnali olfattivi; marcano il territorio strisciando la regione perianale contro il terreno, per lasciare il secreto delle ghiandole che si trovano in quella zona. I maschi utilizzano anche l’urina per marcare le femmine.

Del loro comportamento allo stato naturale non si sa molto, dal momento che sono animali molto timidi e schivi che sfuggono al minimo segno di pericolo. Per ovviare a questa mancanza di dati sono stati eseguiti degli studi in laboratorio sul loro comportamento, tenendo questi animali in un ambiente il più tranquillo possibile, in modo che si comportassero in modo "naturale". E’ stato così osservato che cavie alloggiate da sole sono molto attive, con periodi di veglia di oltre 20 ore al giorno.

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Caratteristiche fisiche:
Il peso medio del maschio è di 900-1000 g, mentre la femmina è leggermente più piccola: il suo peso medio è di 700-900 g. La temperatura corporea è di circa 39,2°C. La vita media è di 3-4 anni, anche se possono raramente arrivare a 7-8 anni.

Il corpo è tozzo e squadrato, senza coda, con un collo corto e zampe brevi. Il muso è adornato da lunghi peli tattili, le vibrisse: le orecchie sono grandi e ovoidali, ricoperte da pochissimi peli. Dietro le orecchie è presente una piccola zona priva di peli, che non deve essere scambiata per una malattia della pelle. Il labbro superiore è diviso in due; scostando le labbra si osservano gli incisivi, lunghi e bianchi. Le cavie hanno 20 denti: due incisivi superiori e due inferiori, tre premolari superiori e tre inferiori da ogni lato, e un molare superiore ed uno inferiore da ogni lato. I denti premolari e molari vengono distinti per ragioni anatomiche, ma sono uguali tra loro. Tutti i denti della cavia, sia gli incisivi che molari e premolari, sono a crescita continua (vengono pertanto definiti a radice aperta): significa che continuano a crescere per tutta la vita e che vengono mantenuti della giusta lunghezza tramite il consumo, vale a dire con la masticazione del cibo.

Nelle zampe anteriori sono presenti quattro dita, e in quelle posteriori solo tre; tutte le dita sono fornite di unghie. La parte inferiore delle zampe è priva di peli e presenta dei cuscinetti evidenti.

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Carattere:
Le cavie hanno il tipico comportamento degli animali da preda: sono molto timide e circospette, e si mettono in allarme al minimo segno di pericolo. Pertanto sono facilmente stressabili, e hanno bisogno di un ambiente tranquillo, e di essere avvicinate e manipolate con gentilezza.

Le cavie sono creature molto abitudinarie, e non amano le novità o i cambiamenti. Qualunque variazione del loro habitat (un cambio di gabbia, o di casetta, o di substrato, o di compagni) rappresenta un fattore di stress. Anche un alimento che non conoscono viene talvolta considerato con sospetto e evitato con cura, e addirittura il cambiamento del recipiente del cibo può spingerle a rifiutarsi di mangiare.

Sono molto sociali, e hanno bisogno della presenza e del contatto fisico dei loro simili; pertanto è molto importante fornire molte attenzioni a una cavia tenuta da sola, e passare insieme a lei dei lungi periodi tutti i giorni. Le cavie amano essere coccolate, e ricambiano con tantissimo affetto le cure del proprietario, con cui riescono a stabilire un forte legame.

L’acquisto:
Il sesso

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Se intendete tenere una sola cavia, l’unica differenza sostanziale tra maschio e femmina è che il primo, a parte il fatto che raggiunge una taglia leggermente superiore, emette dalla zona genitale un odore più sgradevole, per la presenza delle ghiandole. Questo odore si può eventualmente eliminare con la sterilizzazione. Per il resto tra i due sessi non vi sono differenze sostanziali come carattere.

Il numero di animali

Le cavie sono animali prettamente sociali: il bisogno che hanno della presenza rassicurante dei loro simili è addirittura fisiologico. Una cavia lasciata sempre da sola sarà un animale triste e sofferente. Se non potete dedicare all’animaletto molto tempo e molte attenzioni, è di gran lunga preferibile tenerne due insieme, perché si facciano reciprocamente compagnia. L’impegno che comporta il mantenimento di due cavie è praticamente lo stesso, e i due animali saranno più felici. Per evitare problemi dovuti all’eccezionale capacità riproduttiva di questi animali, dovrete evitare di prenderli di sesso opposto, a meno che non programmiate di sterilizzare il maschio. Due femmine andranno d’accordo senza problemi, e così pure due maschi se messi insieme da piccoli e a patto che non vi siano femmine nei dintorni. Due maschi adulti in presenza di una femmina si attaccherebbero senza esitazione, anche se cresciuti insieme, a meno che non siano sterilizzati.

L’età

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Comprate animali giovani, possibilmente di 5-6 settimane di età. Femmine più anziane, alloggiate insieme ai maschi, possono essere già gravide al momento dell’acquisto. Potete distinguere le cavie giovani da quelle adulte per la loro taglia più ridotta.

La scelta del soggetto

Non scegliete una cavia d’impulso, solo perché vi attira il tipo di mantello o il colore, ma esaminatela con attenzione per verificare che sia sana. La cavia deve essere vivace e all’erta; se se ne sta tranquilla in un angolo, senza prestare attenzione a quello che le sta intorno, è probabilmente malata.

Osservate con attenzione il mantello e la pelle: non devono essere presenti aree senza pelo o ricoperte di croste; il mantello deve essere folto, pulito e uniforme.

Chiedete di prendere in mano la cavia che intendete acquistare, e carezzatela: non dovete sentire sporgere le ossa e i fianchi non devono essere infossati, come accade se è troppo magra. Verificate che le zampe non abbiano problemi: la superficie inferiore degli arti deve essere in condizioni perfette, senza arrossamenti, croste o tumefazioni. La parte inferiore delle zampe è priva di peli, e la pelle deve essere rosata, non arrossata, e senza croste. Le unghie non devono presentare anomalie. Segni di malattia, che richiedono di scartare il soggetto, comprendono: presenza di croste o scoli dagli occhi, la zona anale imbrattata di feci, la presenza di feci diarroiche nella gabbia. Non scegliete un soggetto in un gruppo in cui uno degli animali appare ammalato, o se le condizioni igieniche della gabbia lasciano a desiderare.

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Il tipo di mantello e il colore

Le cavie a pelo lungo sono molto più difficili da tenere in ordine e richiedono maggiori cure di quelle a pelo corto, perché vanno spazzolate spesso. Prima del loro acquisto prendete in considerazione il tempo supplementare che richiede il loro mantenimento.

Il colore è del tutto ininfluente sulla scelta, essendo una questione puramente soggettiva, a meno che non vogliate dedicarvi all’allevamento selettivo di un tipo particolare di mantello, riconosciuto dagli standard ufficiali.

L’arrivo a casa:
E’ indispensabile che la gabbia sia già pronta prima dell’arrivo a casa della cavia appena acquistata, in modo da minimizzare gli stress. Il cambiamento dall’ambiente dal negozio a quello, sconosciuto, della nuova casa, e l’eventuale perdita dei compagni di gabbia, sono fattori stressanti per animali così timidi e poco amanti dei cambiamenti. E’ quindi opportuno che al suo arrivo a casa la cavia sia messa subito nella sua nuova gabbia, e lasciata tranquilla ad ambientarsi per una giornata. Anche se la dieta fornita nel negozio non era ottimale, evitate cambi bruschi di alimentazione, per non creare problemi intestinali.

Per addomesticarla e farvela amica, parlate alla cavia con un tono di voce tranquillo e offritele qualche pezzetto di verdura fresca. Non cercate di afferrarla bruscamente, soprattutto se inizia a scappare e a correre per la gabbia. Lasciate prima che si abitui all’odore delle vostre mani, e che accetti le vostre carezze. Ricordate che le cavie amano avere i piedi ben piantati in terra, non essere tenute sollevate.

L’alloggio:
Le cavie sono poco esigenti riguardo il tipo di gabbia. Il requisito più importante concerne lo spazio, che deve essere più ampio possibile: le dimensioni minime sono di 80 x 40 cm per una cavia alloggiata da sola. Più cavie richiedono uno spazio proporzionalmente maggiore. E’ possibile costruire artigianalmente delle gabbie più ampie, o collegare tra loro più gabbie per permettere agli animali di fare più esercizio. Un esempio di gabbie "condominiali" fatte in casa le potete vedere in questa pagina del sito Guinea Pig Compendium.

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Il fondo deve essere preferibilmente solido, perché le cavie hanno zampe relativamente piccole rispetto al peso che devono sostenere, e la griglia può favorire l’insorgenza di infezioni e lesioni ai piedi. Inoltre su una griglia di dimensioni non appropriate le zampette possono incastrarsi e fratturarsi. La parte inferiore della gabbia deve avere le pareti laterali relativamente alte, in modo che il materiale del fondo non cada continuamente al di fuori. L’altezza della gabbia non è un fattore importante perché le cavie non saltano e non si arrampicano sulle sbarre; un’altezza minima di 20 cm può essere sufficiente. Per lo stesso motivo, se in casa non ci sono cani, gatti furetti o bambini piccoli, non è neppure indispensabile che la gabbia presenti un coperchio superiore.
I materiali migliori sono rappresentati da acciaio e plastica, mentre il legno non è assolutamente adatto: si impregna di urina e viene rosicchiato.
Il fondo della gabbia deve essere riempito di materiale assorbente, morbido e innocuo per l’animale; non deve essere polveroso, perché piccole particelle possono venire inalate nei polmoni quando la cavia annusa. La segatura e i trucioli non sono una buona scelta, perché si impaccano nella zona genitale e possono creare seri problemi. Anche la paglia è da evitare: può ferire gli occhi. Materiali adatti sono rappresentati da fieno di buona qualità, pellet di tutolo di mais o di carta riciclata (si trovano nei negozi per animali), carta a pezzi. Ponendo sul fondo della gabbia dei fogli di giornale, e al di sopra di questi la lettiera, la pulizia risulta molto facilitata, asportando i giornali del fondo insieme alla lettiera. La lettiera deve essere spessa e sempre molto pulita, per assicurare la salute delle zampe.

Un indispensabile accessorio della gabbia è una casetta. Le cavie sono animali molto timidi, e quando non si sentono sicure corrono a rifugiarsi in un posto riparato. Una casetta consente alla cavia di mettersi al riparo ogni volta che ne sente la necessità, con indubbi vantaggi dal punto di vista psicologico. La casetta inoltre costituisce l’indispensabile nido dove la cavia va a dormire di notte. La casetta può anche essere di legno o di cartone, da sostituire quando è sporca o troppo danneggiata dai denti. Abbiate solo la precauzione di non scegliere materiali tossici (vernici) o che non siamo presenti elementi pericolosi se ingeriti (pezzi di scotch, ad esempio) o che non siano presenti elementi che possano ferire la cavia (chiodi, graffe metalliche, schegge).

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Altri accessori sono: le rastrelliere, per contenere il fieno e le verdure, dei recipienti per il mangime, preferibilmente di ceramica perché non siano facilmente rovesciabili, e gli abbeveratoi. Le cavie tendono ad entrare e defecare nei recipienti del cibo, i quali non dovranno quindi essere troppo larghi, in modo da impedire al roditore di entrarci.

Gli abbeveratoi devono essere a sifone, da appendere alla parete della gabbia, in modo che l’acqua sia sempre pulita. Fate però attenzione al loro corretto funzionamento: le cavie amano soffiare dentro il tubo dell’abbeveratoio, intasandolo con particelle di cibo e bloccando l’uscita dell’acqua.

Collocazione della gabbia

La gabbia deve collocata in una zona tranquilla, dove non ci siano rumori molesti (schiamazzi, stereo, radio, televisione) o confusione, dove cani, gatti o furetti non abbiano accesso. Le cavie sono facilmente spaventate da rumori improvvisi e dalla presenza di potenziali predatori.

La temperatura ambientale ideale è di 21°C, e comunque compresa tra 18 e 26°C. Una cavia sana e con una casetta riparata può affrontare temperature inferiori, ma è molto sensibile alle correnti d’aria e al freddo. Le temperature elevate sono sopportate molto male, soprattutto in presenza di umidità elevata. Le cavie non sudano ed hanno un corpo molto compatto, che dissipa male il calore, e temperature elevate (già sopra i 27°C) ne possono causare la morte. L’umidità relativa dell’ambiente va mantenuta nell’intervallo del 30-70%. Durante la stagione calda si dovrà quindi avere la precauzione di sistemare la gabbia nel punto più fresco della casa. Evitate l’esposizione diretta al sole (ad esempio di fronte ad una finestra, o su una terrazza), perché il calore eccessivo può uccidere le cavie in pochissimo tempo, e confinate in una gabbia non potrebbero andare a cercare una zona più fresca. Non collocate la gabbia accanto a condizionatori o termosifoni.

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Fuori della gabbia:
Le cavie difficilmente possono essere addestrare a sporcare nella cassetta, e depositano feci e urine un po’ dappertutto; inoltre, tendono a rodere tutto quello che capita loro a tiro. Per questo motivo non sono molto adatte ad essere lasciate libere di girare per la casa, a meno che non le si sorvegli a vista e non si sia disposti a pulire spesso dove sono passate. In ogni caso, occorre evitare che la cavia venga a contatto con fili elettrici, sostanze tossiche o piante velenose, e che possa trovare una via di fuga.

Se la si porta all’esterno, è indispensabile procedere per gradi e scegliere un posto assolutamente tranquillo, senza via vai di persone, dove non accedano cani o gatti, e sempre sorvegliando a vista l’animaletto. Se la cavia si spaventa e scappa, può essere molto difficile o impossibile recuperarla.

La cavia e gli altri animali:

Cane

I cani sono portati per istinto a cacciare, e rappresentano un grave pericolo per le cavie. In generale, non fidatevi mai a lasciare insieme liberi, senza supervisione, un cane e delle cavie, perché bastano pochi istanti perché accada l’irreparabile. In vostra assenza, non lasciate neppure il cane da solo con la cavia chiusa in gabbia, perché il cane potrebbe abbaiare e dare zampate alla gabbia, disturbando notevolmente il povero roditore.

Gatto

È poco probabile che un gatto causi problemi ad una cavia (tranne che per una molto giovane e quindi di piccole dimensioni), a causa della taglia relativamente grande di questo roditore. Tenete però a mente che, magari anche solo per gioco, il gatto con un graffio può ferire la cavia, specialmente se viene colpito un occhio. Vale sempre la regola di non lasciare mai insieme i due animali senza controllo, a meno che la coppia non sia più che collaudata e perfettamente affidabile.

Coniglio

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Come la cavia, anche il coniglio è un animale sociale e che ama la compagnia, per cui potrebbe d’accordo molto bene con il piccolo roditore. E’ necessario però che il coniglio (tanto un maschio che una femmina) sia sterilizzato, altrimenti all’insorgenza della maturità sessuale cercherà di montare ripetutamente la cavia, e si comporterà con aggressività nei suoi confronti. Un’altra precauzione importante consiste nel mettere nella gabbia della coppia una casetta la cui apertura permetta l’ingresso solo della cavia, per cui questa possa trovare un rifugio sicuro nel caso in cui il coniglio la molestasse.

Molti veterinari tuttavia sconsigliano di tenere insieme cavie e conigli, per il rischio che il coniglio trasmetta al suo piccolo amico un germe, Bordetella bronchiseptica, innocuo per lui ma pericoloso per la cavia.

Come introdurre una nuova cavia:
È possibile trovare un compagno ad una cavia che vive da sola, a patto però di seguire qualche precauzione. Le cavie, infatti, essendo animali sociali tendono per istinto a stabilire tra loro una gerarchia (per decidere chi comanda) e sono anche molto territoriali, tendono cioè a scacciare eventuali cavie estranee che entrano nel loro ambiente.

Se non volete avere problema di continue gravidanze, con la necessità di dover poi tenere separati i due soggetti, è preferibile mettere insieme due cavie dello stesso sesso, a meno che non sterilizziate il maschio. E’ molto probabile che due maschi adulti lottino tra loro, ma se sono sterilizzati possono andare d’accordo molto più facilmente; due femmine non dovrebbero avere problemi ad accettarsi, con il tempo.

Una volta scelto il nuovo venuto, vediamo come fare per mettere insieme i due animali nel modo migliore. All’inizio andranno posti in due gabbie separate, ma collocate vicine, cosicché le cavie possano vedersi e odorarsi. In questo modo si abitueranno pian piano alla reciproca presenza, ma non potranno aggredirsi. Dopo qualche giorno, quando sembrerà che tra i due animali sia cessata ogni animosità, provate a toglierle dalle gabbie e lasciarle insieme; questo dovrà però avvenire in un territorio neutrale, in cui nessuno dei due animali sia mai stato, e che quindi non stimoli l’istinto a difenderlo dei due roditori. Controllate il comportamento dei due animali e non perdeteli di vista; se si manifestano comportamenti aggressivi o lotte vere e proprie, potete separare i due contendenti schizzando loro dell’acqua con uno spruzzino. A parte il caso di due maschi non sterilizzati, le due cavie dovrebbero gradualmente accettare la presenza l’una dell’altra. Lasciate insieme i due soggetti per un po’, e poi rimetteteli nelle rispettive gabbie. Quando siete sicuri che la coppia ha ormai fatto amicizia, potrete lasciare insieme i due animali nella stessa gabbia.

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L’alimentazione:
La cavia è un erbivoro stretto: si nutre esclusivamente di alimenti vegetali. Ha un apparato digerente molto sensibile alle variazioni della dieta, perciò è molto importante evitare cambi bruschi di alimentazione, che causerebbero gravi disturbi intestinali. Tutti i suoi denti, sia i lunghi incisivi che i denti interni, molari e premolari, continuano sempre a crescere, e se non vengono adeguatamente consumati dalla masticazione del cibo causano disturbi gravissimi, fino a impedire all’animale di mangiare causandone la morte.

E’ inoltre un animale molto difficile nelle abitudini alimentari: se viene fornito un tipo di alimento che non ha imparato a conoscere da piccolo, lo può rifiutare. Anche un cambiamento dei contenitori del cibo può causare un rifiuto ad alimentarsi.

Le cavie, caso unico tra i roditori, necessitano una dose quotidiana di vitamina C; il loro organismo non è in grado di sintetizzarla, e la devono ricevere con l’alimento. In caso di carenza si verifica una grave patologia, lo scorbuto, che causa la morte del roditore. Molto spesso la dieta fornita alle cavie contiene una dose troppo bassa di questa vitamina.

L’alimentazione si basa sulla somministrazione di fieno di ottima qualità, erbe di campo, verdure, piccole quantità di frutta, pellet specifico per cavie. Tra le verdure si possono offrire tutte quelle adatte all’alimentazione umana: carote, bietole, broccoli, cavolo, spinaci, cicoria, insalata, piante di campo.

Di solito si può lasciare a disposizione una quantità di cibo illimitata (alimentazione "ad libitum"), a meno che non vi siano particolari ragioni mediche per limitare il cibo a disposizione. E’ importante che l’alimentazione sia corretta, altrimenti si possono causare problemi ai denti, disturbi intestinali, ipovitaminosi C e altre patologie. In particolare, la dieta deve essere ricca di fibra e di vitamina C. Fate però attenzione ad operare ogni cambio di alimentazione in modo molto graduale, nell’arco di alcune settimane, per evitare disturbi intestinali.

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Il pellet

Il pellet per conigli non è adatto all’alimentazione delle cavie perché non contiene vitamina C; in ogni caso occorre ricordare che la vitamina C è estremamente labile e si deteriora in circa sei settimane dalla fabbricazione del pellet, anche nelle migliori condizioni di conservazione. Il pellet va conservato in contenitori ermetici in frigo. Il pellet deve contenere circa il 16% di proteine e il 16% di fibra, ed essere integrato con vitamina C. In commercio si trovano dei mix di pellet e semi, che non sono adatti né alle cavie né ai conigli, perché troppo ricchi di grassi e carboidrati e carenti di fibra. Inoltre non contengono adeguati livelli di vitamina C. Un ottimo prodotto, che risponde come composizione alle esigenze della cavia, e che contiene vitamina C stabilizzata (si conserva per due anni, secondo quanto afferma la casa produttrice), è il pellet per cavie della ditta Bunny. Un altro prodotto commerciale consigliato per le cavie è il Frischgras kops, sempre della ditta Bunny, un pellet di erbe ad elevato contenuto di fibra.

Ricordate: i mangimi che contengono miscele di semi, fioccati e frutta secca NON sono adatti alle cavie, anche se vengono venduti apposta per questi animali.

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I vegetali

Verdure fresche e piccole quantità di frutta vanno somministrate tutti i giorni; devono essere lavate accuratamente per evitare residui di pesticidi e una possibile contaminazione batterica. Le piante di campo devono essere raccolte lontane da aree esposte ai gas di scarico delle macchine, e non in zone in cui possano essere stati utilizzati pesticidi o erbicidi.

La vitamina C

La vitamina C ha la caratteristica di esser molto labile e degradarsi rapidamente per esposizione a luce e calore. Una dieta adeguata, ricca di verdure fresche, dovrebbe fornire tutta la vitamina C di cui la cavia ha bisogno. Alimenti ricchi di vitamina C sono i peperoni rossi, il cavolo, il ravizzone, il prezzemolo e gli agrumi. Una tazza di cavolo fresco contiene circa 60 mg di vitamina C e un etto di ravizzone circa 125 mg. Il fabbisogno giornaliero di una cavia (circa 30 mg) può essere fornito con mezza tazza di tali verdure o un quarto di arancia. Attenzione però all’eccesso di brassicacee (come cavolo e ravizzone), in quanto contengono elevati livelli di ossalati (che possono causare la formazione di calcoli urinari). Mele, carote e insalata contengono quantità trascurabili di vitamina C.

La vitamina C può essere fornita anche con l’acqua alla dose di circa 0,5-1 grammo per litro, da rinnovare almeno una volta al dì. La vitamina C può essere somministrata direttamente in bocca con una pipetta o un contagocce, diluita in poca acqua o succo di frutta, alla dose di 10-30 mg/kg. Non è consigliabile eseguire l’integrazione con un preparato multivitaminico, per evitare sovradosaggi di altre vitamine. Possono essere utilizzati i prodotti in vendita in farmacia per le persone. Ad esempio, Cebion gocce contiene 100 mg/ml di vitamina C, e una goccia equivale a 5 mg circa.

L’acqua

L’acqua non deve mai mancare, anche se quando mangiano molta verdura fresca le cavie bevono poco. Occorre notare che spesso le cavie amano giocare con gli abbeveratoi a sifone, soffiando dentro l’acqua appena succhiata. Ciò porta alla contaminazione dell’acqua o anche all’ostruzione del beccuccio causata dalle particelle di cibo.

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La coprofagia

Le cavie sono coprofagiche (come il coniglio e molti roditori): mangiano le proprie feci appena prodotte direttamente dall’ano (oppure dal pavimento, nel caso di soggetti obesi o gravidi). In questo modo le cavie si approvvigionano di vitamine, proteine e fibra. Nel caso dei piccoli, essi mangiano le feci della madre per procurarsi i batteri intestinali benefici che colonizzeranno il loro apparato digerente.

Alimenti vietati

- Tutte le leccornie per i roditori vendute nei negozi per animali: bastoncini di semi e melassa, biscottini, bastoncini di cereali, caramelle allo yogurt, e così via.
- Semi di tutti i tipi (specialmente di girasole): troppo grassi e carenti di fibra
- Pane, pasta, biscotti, dolciumi ecc.: possono causare gravi alterazioni intestinali
- Cioccolata: è tossica
- Parti verdi di pomodoro e patata (comprese le foglie): sono tossiche
- I prodotti a base di latte: le cavie non tollerano il lattosio (nello yogurt non c’è lattosio)

Riproduzione:
Le cavie sono in grado di riprodursi ad un’età molto precoce. I maschi iniziano a montare a un mese di età, anche se sono fertili solo dopo i due mesi; le femmine diventano sessualmente mature a 5-7 settimane di età. Per evitare problemi di salute (soprattutto per le femmine) non è bene accoppiare animali troppo giovani, prima di 3-4 mesi i maschi e 2-3 mesi le femmine. Si devono riprodurre solo animali in condizioni di salute ideali, sani, né troppo grassi né troppo magri, e che non siano portatori di difetti genetici. Inoltre si deve evitare di accoppiare tra loro fratello e sorella, ed evitare di accoppiare tra loro per più generazioni animali consanguinei. Le femmine di più di 7 mesi, che non abbiano mai partorito prima, non devono essere accoppiate, perché il loro bacino è completamente ossificato e al momento del parto non riuscirebbe a permettere il passaggio dei piccoli.

Il ciclo estrale dura 15-17 giorni; l’estro (o calore) dura 24-48 ore, e la femmina accetta il maschio per 6-11 ore. La gravidanza dura mediamente 68 giorni (59-72 di range, secondo il numero di piccoli). Al termine della gravidanza la cavia può arrivare a raddoppiare il proprio peso, e va maneggiata con estrema cautela. La cavia può presentare un estro 2-15 giorni dopo il parto, e se si accoppia ha il 60-80% di probabilità di restare gravida. Non è necessario separare la cavia gravida dalle altre cavie del gruppo, ma se sono presenti piccoli di altre cavie questi possono succhiare il suo latte e quindi privarne i nuovi nati. Il maschio non disturba minimamente i piccoli, ma se lasciato con la femmina la può ingravidare subito dopo il parto. La futura mamma deve avere a disposizione cibo in abbondanza (e tante verdure fresche da cui ricavare la vitamina C), deve avere la possibilità di fare del movimento, e non deve ricevere nessun tipo di stress. In questo modo si previene una temibile patologia della gravidanza, la tossiemia gravidica.

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Verso la fine della gravidanza la sinfisi pubica, fibrocartilaginea, si separa progressivamente fino a 2,5 cm il giorno prima del parto. Se una cavia viene accoppiata per la prima volta dopo i sette mesi di età può non riuscire a partorire, in quanto è avvenuta l’ossificazione della sinfisi pubica. In questo caso è necessario ricorrere al taglio cesareo.

La femmina non costruisce il nido, a differenza di molti roditori, ma partorisce all’interno della casetta che le avremo messo a disposizione.

Il parto è piuttosto rapido, e dura circa 30 minuti; dall’inizio delle contrazioni alla nascita del primo piccolo passano solo pochi minuti. Il numero medio di piccoli è tre (ma può andare da 1 a 6), che è anche il numero ideale. Maggiore è il numero di cuccioli, più questi sono piccoli. Se sono troppo piccoli hanno poche possibilità di sopravvivenza. Se sono in numero inferiore a tre, possono essere troppo grossi, creando problemi di parto (distocia). Alla nascita i piccoli pesano 40-100 grammi.

Dopo il parto la madre solitamente mangia le placente, in modo da tenere pulito il nido e non attirare eventuali predatori. I piccoli sono molto precoci; nascono coperti di pelo, con gli occhi aperti e perfettamente in grado di camminare; iniziano a mangiare cibo solido entro pochi giorni. La prima poppata non si verifica prima di 12-24 ore. I piccoli si possono toccare senza pericolo già poche ore dopo la nascita, in quanto la madre non li rifiuterà. Questo aiuta anche a farli socializzare con le persone. E’ ovvio che creature tanto piccole e delicate vanno maneggiate con grande cura, e per periodi brevi (foto di cavia con piccoli di pochi giorni).

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La madre non ha un comportamento particolarmente attivo nella cura dei piccoli; si limita a permettere ai piccoli di succhiare il latte e leccarne la zona perianale per stimolare la defecazione e l’urinazione. I piccoli seguono sempre la madre, e talvolta anche altri adulti; non di rado succhiano il latte anche da altre femmine in lattazione, le quali non sembrano distinguere bene tra i piccoli loro e quelli di altre femmine. Anche se la madre ha solo due mammelle, non ha difficoltà ad allevare un numero di piccoli superiori a due, perché questi fanno a turno per succhiare il latte. I piccoli mangiano le feci della madre, rifornendosi così degli indispensabili batteri benefici che colonizzeranno il loro intestino.

Come primo alimento si può lasciare a disposizione dei piccoli del pellet inumidito con acqua e carote grattate. La produzione del latte dura circa 18-30 giorni, e i piccoli si possono svezzare a 2-4 settimane.

Se volete accoppiare tra loro due cavie di provenienza diversa, che non si conoscono, occorre procedere con una certa gradualità per evitare lotte. Dovete procurarvi una gabbia con un divisorio costituito da una grata metallica, in modo che i due animali possano abituarsi alla reciproca presenza, e soprattutto al reciproco odore, ma non possano aggredirsi. Dopo alcuni giorni togliete il divisorio e osservate quello che accade. Se i due animali mostrano di accettarsi, lasciateli insieme finché non si accoppiano. In caso di lotte, separateli nuovamente con il divisorio, e riprovate dopo qualche giorno. Se ancora i due si azzuffano, è preferibile rinunciare e formare una coppia diversa.

Cura degli orfani:
Essendo tanto sviluppate alla nascita le piccole cavie orfane hanno possibilità di sopravvivenza migliori di altri roditori. Iniziano a mangiare cibo solido già al secondo giorno di vita, e si sa che cavie rimaste orfane al terzo giorno sono sopravvissute senza nessun aiuto. Tuttavia le possibilità di sopravvivenza sono migliori se i piccoli ricevono del latte durante la prima settimana. Se è disponibile una cavia balia, è possibile che essa accetti facilmente piccoli non suoi. E’ in ogni caso utile tenere i piccoli con una cavia adulta perché imparino a mangiare copiando le sue abitudini.

Il latte di cavia contiene circa il 4% di grasso, l’8% di proteine e il 3% di lattosio. Come rimpiazzo si può utilizzare del latte di vacca o dei sostituti del latte per cuccioli. E’ opportuno somministrare tali sostanze solo per un breve periodo, perché le piccole cavie allevate con latte diverso da quello naturale tendono a sviluppare la cataratta (una lesione agli occhi). Si deve somministrare una piccola quantità di latte (1-1,5 ml) ogni 1-2 ore; durante la notte non è necessario dare il latte. Il latte non deve essere forzato nella bocca della piccola cavia in quanto può essere inalato e causare una polmonite.

Come maneggiare la cavia:
Le cavie sono animali docili ed è facile maneggiarle, tuttavia si spaventano facilmente, e devono essere avvicinate con calma, parlando loro con un tono di voce dolce. Se spaventata, una cavia tende a correre rapidamente intorno alla gabbia, in tal caso è necessario attendere che si calmi, prima di cercare nuovamente di afferrarla.
Per sollevarle è sufficiente circondare con una mano il torace e sostenere il posteriore con l’altra mano, appoggiandola poi al proprio torace. Ricordate che le cavie non amano molto essere sollevate da terra, posizione in cui si sentono vulnerabili e che le può spingere a divincolarsi e cercare di scappare.
Non sollevate mai una cavia per la pelliccia o per una zampa, e non schiacciatele mai il torace o l’addome per immobilizzarla.

Le cure:
La cavia non richiede vaccinazioni, ma non per questo dovete trascurare di portarla periodicamente dal veterinario per una visita di controllo, soprattutto subito dopo l’acquisto.

La cavia di norma non deve essere lavata, perché si tiene pulita da sola. Se è a pelo lungo deve necessariamente essere spazzolata di frequente, per asportare il pelo morto e tenere in ordine il mantello. E’ importante tenere regolate le unghie, che se si allungano troppo possono crescere ritorte e danneggiare le zampe. Se non lo avete mai fatto, prima di tagliare le unghie fatevi mostrare da una persona esperta o da un veterinario come eseguire questa semplice operazione.

Sintomi che richiedono un’immediata visita veterinaria sono: comparsa di diarrea, difficoltà a mangiare o rifiuto di mangiare, mento e gola imbrattati di saliva, dimagramento, apatia, prurito intenso. Se la cavia non sta bene fatela visitare prima possibile, perché le sue condizioni di salute possono deteriorarsi molto rapidamente e ogni ritardo può compromettere le possibilità di guarigione.

Fonte: sito http://www.aaeweb.net/schedearticoli/Sched....htm#come%20pet

Edited by Mall - 31/10/2009, 08:23
 
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