L'ALIMENTAZIONE DEI CUCCIOLI E DEI GATTINI

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icon1  view post Posted on 10/10/2008, 11:37
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Nei primi 12 mesi di vita i gatti ed i cani passano attraverso tre fasi critiche nelle quali la nutrizione assume un carattere essenziale per la loro sopravvivenza ed il corretto sviluppo.

Il periodo di allattamento inizia con l’assunzione del colostro, liquido che fuoriesce dalla ghiandola mammaria nei primi giorni dopo il parto ed ha il compito di trasferire gli anticorpi, è una fonte energetica e di sostanze nutritizie concentrata ed ha un effetto lassativo che permettere ai cuccioli, stimolati dal leccamento della mamma, di liberarsi dai rifiuti fecali. Segue poi la produzione del latte materno maturo che ha una differente composizione rispetto al colostro, contiene gli stessi componenti nelle diverse specie ma ne differisce per quel che riguarda le concentrazioni: il latte della cagna ad esempio ha un contenuto proteico, energetico e di minerali superiore a quello della mucca.

Il latte delle femmine di cagne e gatte è altamente digeribile e copre il fabbisogno energetico dei cuccioli e gattini nel mantenimento e nella crescita; la digeribilità delle proteine è del 99% mentre la percentuale di lattosio presente è del 30% in meno rispetto a quello vaccino. L’intestino dei cuccioli e gattini produce l’enzima lattasi che consente di digerire il lattosio assunto, ma la produzione di tale enzima diminuisce dopo lo svezzamento e questo spiega perché la somministrazione di latte da parte dei proprietari nel periodo di post svezzamento può creare problemi digestivi specialmente nei gattini.

Nel periodo di svezzamento i cuccioli e gattini devono essere incoraggiati ad alimentarsi con cibi solidi e questo generalmente a partire dalla quarta settimana di vita: durante il gioco vengono in contatto con il cibo della mamma e mettendo le zampe nella ciotola lo assaggiano quando si leccano per pulirsi. All’inizio deve essere addizionata al cibo una certa quantità di acqua che gradualmente viene diminuita fino all’abitudine al consumo di cibo solido.

Uno degli obbiettivi è minimizzare l’obesità ovvero che i cuccioli e gattini siano sovralimentati: infatti un eccesso alimentare può provocare una più rapida crescita che può predisporre in seguito all’obesità. Inoltre nei cani di grossa taglia ciò può contribuire all’insorgenza di patologie scheletriche. Uno degli errori nutrizionali più frequenti è quello di addizionare ad una dieta bilanciata alimenti supplementari che può risultare dannoso.

Quando un cucciolo viene portato nella nuova casa, la dieta deve essere modificata gradualmente e sicuramente non nei primi giorni di adattamento, in quanto potrebbe scatenare fattori stressanti già peraltro presenti al momento in cui i cuccioli lasciano la mamma e la stessa cucciolata. Dopo alcuni giorni il nuovo alimento può essere mescolato con la vecchia dieta ed aumentato gradualmente fino a che il cucciolo non si nutre del nuovo alimento.

I gattini aumentano di circa 100 grammi alla settimana, ma dopo la ventesima settimana sono i maschi che acquistano un peso superiore rispetto alle femmine. Il tasso di crescita rallenta poi intorno alla trentesima settimana raggiungendo il peso corporeo da adulto alla quarantesima settimana. Dopo l’anno si può ancora registrare un aumento di peso ma ciò è dovuto allo sviluppo della massa muscolare.

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