Posts written by Roberta.Gattolandia

view post Posted: 4/1/2011, 23:34 Hey! - •♥ PRESENTIAMOCI! ♥•
ciao benvenuta! io sono Roberta e anche io avuto diversi animali, ora ho un coniglietto che a maggio fa 5 anni :)
view post Posted: 30/12/2010, 00:03 Ricette di Natale, i muffin per cani - •♥ ALIMENTI: PRO & CONTRO ♥•
cane-con-muffin

Le vacanze sono dietro l’angolo. Se amate cucinare per le persone care durante le feste e dilettarvi con ricette sempre nuove e gustose per stupire i vostri ospiti, non dimenticate di viziare anche il palato del vostro miglior amico a quattro zampe: il cane. Per riempire la vostra cucina di un profumino allettante per il cucciolo di casa, vi proponiamo i muffin natalizi, una ricetta semplice da preparare, con ingredienti comuni nella dispensa, ma golosa quanto basta per rendere più appetibile anche il Natale del vostro animale domestico, oltre a coccolarlo con i regali, ovviamente.

Prima di procedere, assicuratevi che il cane non abbia esigenze alimentari specifiche o sia allergico o intollerante ad uno o più dei componenti. Per realizzarla vi occorrono:

* 2 cucchiai di miele (da eliminare per cani diabetici)

* 3 tazze di farina integrale

* 1 tazza di farina bianca

* 1 cucchiaio di lievito in polvere

* 1 cucchiaio di cannella

* 1 cucchiaio di noce moscata (non eccedete le dosi, può essere tossica in grandi quantitativi)

* 3 tazze di acqua

* 1/4 tazza di succo di mele senza zucchero

* 1 uovo, leggermente sbattuto

* 1/2 tazza di arachidi tritate grossolanamente

Veniamo alla preparazione: preriscaldare il forno a 180 gradi. In una ciotola, mescolare insieme il miele, la farina, il lievito, la cannella e la noce moscata. Aggiungere l’acqua, il succo di mele, l’uovo e mescolare, amalgamando bene. Aggiungere le arachidi. Versare con un cucchiaio il composto in una teglia per muffin unta, riempiendo ogni tazza due terzi. Cuocere in forno per 30-35 minuti finché non assumono un colore leggermente dorato. Raffreddare su una griglia e conservare in un contenitore sigillato. Le dosi indicate consentono di ottenere 16 muffin.

Ricordate che è assolutamente sconsigliato rimpinzare il cane di dolci, cioccolatini e altri manicaretti destinati alla nostra tavola. Assicuratevi piuttosto di avere sempre a portata di zampa snack a prova di cane per evitare spiacevoli intossicazioni, dovute alla teobromina contenuta nella cioccolata, per fare soltanto un esempio.
E’ bene che anche i vostri ospiti evitino di dare cibo, magari sotto il tavolo, al cane. Dopo le feste, altrimenti, il rischio è di dover mettere a dieta anche il nostro amico a quattrozampe.

fonte: immagine web


Edited by *Mallory* - 12/10/2016, 15:52
view post Posted: 29/12/2010, 23:40 Gatti, come proteggerli dal freddo - •♥ SEZIONE MEDICA ♥•

gatto-neve-freddo

I gatti si proteggono dal freddo principalmente grazie al pelo. I gatti randagi sono abituati alle temperature rigide e sanno dove cercare i posti più riparati e caldi dove rifugiarsi.
E per quanto riguarda i gatti di casa? Il principio è lo stesso e noterete sicuramente che i nostri mici adorano intrufolarsi nei posti più riscaldati della casa.

Diverso è il discorso di notte, quando le temperature calano precipitosamente, soprattutto se il vostro gatto domestico dorme sul balcone o in giardino.

L’ideale è garantirgli un riparo all’asciutto che lo protegga dall’esposizione a vento, pioggia e gelo. Per far sì che il gatto lo consideri un punto di appoggio sicuro evitiamo di sceglierlo in base alle nostre esigenze, pensando da umani. Per accontentare un gatto, bisogna pensare da gatto.

In tal caso non lo prenderemo chiuso il più possibile per evitare che entri aria da tutte le parti, perché il gatto ama stare sempre vigile e avere una via di fuga, anche quando apparentemente non c’è pericolo, come sul nostro balcone, quindi meglio optare per un rifugio che gli dia modo di uscire facilmente e di osservare quanto accade intorno. Dentro posizionate una coperta calda o un letto in paglia, anche se il giaciglio di paglia poi deve essere cambiato spesso perché potrebbe fare la muffa e causare problemi respiratori al gatto.

Per quanto riguarda i gatti a pelo lungo che vivono all’esterno, spesso il vento deposita residui in mezzo al mantello, ecco perché è ancora più importante una rasatura periodica che contribuirà a ridurre i traumi della pelle e aiuterà il gatto a mantenere la giusta temperatura corporea. La maggior parte dei gatti a pelo corto, invece, non richiede una cura del mantello così assidua.

In inverno, per le strade si sparge spesso il sale per evitare scivolate e cadute causate dal ghiaccio. Quando il vostro gatto cammina su superfici coperte di sale, alcune delle particelle potrebbero rimanere intrappolate sotto le zampe e quando il micio si lecca per la pulizia quotidiana potrebbe ingerire quantitativi di sale eccessivi, causa di disturbi gastrointestinali. Meglio dunque provvedere noi stessi alla pulizia delle zampette dai granelli di sale.

Il gatto all’aperto è in genere molto più attivo, meglio dunque optare, salvo esigenze specifiche, per una dieta di qualità, ricca di proteine, e assicurarsi che il micio mangi due volte al giorno e che nessuno gli rubi il cibo dalla ciotola. Meglio che il gatto non beva neve sciolta, per evitarlo garantitegli sempre l’accesso alla ciotola dell’acqua piena e controllate che l’acqua non si sia ghiacciata ogni mattina, sostituendola.

Tenete lontano dal gatto le soluzioni antigelo così come concimi chimici e diserbanti che possono essere fatali per l’animale.
Al mattino, prima di avviare l’auto, suonate il clacson nel caso il gatto sia andato a dormire sotto la vettura che è un posto caldo.

I gatti all’esterno sono ancora più esposti a parassiti, zanzare e malattie infettive, non tralasciate dunque tutte le opportune vaccinazioni e i dovuti richiami.



Edited by *Mallory* - 13/10/2016, 10:59
view post Posted: 29/12/2010, 23:39 niente cioccolato agli animali - •♥ ALIMENTI: PRO & CONTRO ♥•
shutterstock_128144078

Pochi sanno probabilmente che 1,3 milligrammi di cioccolato amaro e tredici mg di cioccolato al latte possono essere letali per i cani, soprattutto se gli eventuali sintomi di intossicazione non fossero riconosciuti immediatamente.

La colpa della nocività del cioccolato sta nella presenza di teobromina, un alcaloide presente nel cacao che i nostri amici a quattro zampe non riescono a metabolizzare. Se un animale mangia del cioccolato in quantità consistente, la teobromina può permanere nel suo sangue fino a 20 ore, provocandogli disturbi che possono andare dalle convulsioni all’attacco cardiaco all’emorragia interna.

Se non si vuole rinunciare a gratificare i nostri amici pelosi, è possibile acquistare dolci confezionati appositamente per loro, nelle dosi consigliate sulle confezioni e affidandovi al buon senso. Mai esagerare con biscotti e leccornie, soprattutto nel periodo invernale quando il cane fa poco movimento e non riesce a smaltire tutto il cibo somministrato.

Edited by *Mallory* - 12/10/2016, 15:54
view post Posted: 29/12/2010, 23:37 Lo stress post-traumatico vissuto da cani e gatti - •♥ SEZIONE MEDICA ♥•

f_14557872258_l

Allo stesso modo di come capita agli uomini, pure gli animali mostrano una profonda sensibilità a livello psicologico, anzi sono molto più ricettivi nei confronti di energie, sensazioni ed emozioni. Per tal motivo, quando hanno superato un brutto incidente, una paura paralizzante, un intervento chirurgico o qualche altra esperienza dolorosa, certamente recuperanno del tutto a livello fisico ma dentro di loro rimarrà un trauma profondo che, in alcuni casi, va valutato.

Se, ad esempio, sono stati investiti da un’auto o hanno comunque trascorso delle ore in pericolo di vita, verranno curati e trattati a lungo e questo stato di cose sarà in grado di generare paura, rabbia e depressione. Il cucciolo in questione, quindi, potrebbe apparirvi ombroso e poco incline alla socialità, anche se prima era piuttosto allegro e vivace. Non si è modificato il suo carattere, ma sta vivendo un profondo cambiamento interiore che va seguito e, soprattutto, compreso. In più, a livello energetico un forte shock può modificare i campi intorno al corpo, causando degli squilibri in merito alla salute fisica e spesso mentale e riducendo la voglia di combattere con le avversità della vita che, anche per gli animali, sono notevoli.

Se ciò si verifica, il pet può iniziare ad assorbire pure le energie negative delle altre persone e, in tal senso, emozioni quali compassione, spavento per la vita dell’amico a quattro zampe e voce agitata da parte del padrone, potranno essere somatizzate e smaltite in molto tempo. Chiaramente tutto questo va scongiurato, a partire da chi ha in cura la indifesa creature ed, eventualmente, anche chi lo sta seguendo a livello medico-veterinario. Per i problemi a livello emozionale, come succede in campo umano, oggi si fanno sempre più strada i rimedi naturali che, senza agire in modo invasivo per l’organismo, riescono a placare le sensazioni negative dell’animale, ma sempre sotto stretto consiglio di un esperto.



Edited by *Mallory* - 13/10/2016, 11:03
view post Posted: 29/12/2010, 23:35 Enteropatia proteico disperdente nel gatto - •♥ SEZIONE MEDICA ♥•

1417908570ca251

L’enteropatia proteico disperdente nel gatto è un termine non specifico riferito alle condizioni associate ad una eccessiva perdita di proteine plasmatiche nel tratto gastrointestinale.

Le cause sono numerose, tra cui disturbi del sistema linfatico; blocco dei vasi linfatici del tratto gastrointestinale; cancro; insufficienza cardiaca congestizia; granuloma del piccolo intestino; malattie associate con l’aumento della permeabilità della mucosa; enterite linfoplasmatica; intussuscezione; corpo estraneo nell’intestino; gastroenterite ulcerosa; istoplasmosi (infezione fungina); parassitismo intestinale; malattie immuno-mediate; gastroenterite emorragica.

L’enteropatia proteico disperdente colpisce sia i cani che i gatti, senza particolari predisposizioni in base al sesso, alla razza o all’età.
Anche se alcuni gatti possono viverla in maniera asintomatica, in altri le manifestazioni del disturbo potrebbero anche mettere a rischio la vita dell’animale.

Sintomi

* Diarrea

* Anoressia

* Letargia

* Perdita di peso

* Ascite

* Edema

* Difficoltà respiratoria

Diagnosi

* Esame emocromocitometrico completo (CBC)

* Profilo biochimico

* Analisi delle urine

* Esami delle feci

* Radiografia toracica e addominale

* Ecografia addominale

* Gastroduodenoscopia

Trattamento

Il trattamento dei gatti affetti da enteropatia proteico disperdente dovrebbe essere rivolto a curare la causa sottostante. La maggior parte degli animali può essere trattata in ambulatorio. Il veterinario potrebbe prescrivere:

* Una dieta specifica alla causa o malattia scatenante.

* Olio MCT che è una fonte di calorie ben tollerata dai gatti, che può essere indicata in animali gravemente emaciati.

* Fluidoterapia, può essere necessaria in alcuni pazienti con gravi forme di vomito e diarrea, ed è diretta verso la correzione della disidratazione e la risoluzione dei deficit di elettroliti.

* Diuretici che aiutano a rimuovere il liquido in eccesso dal corpo.

* Terapia antibiotica, farmaci anti-infiammatori, e/o antifungini a seconda della causa sottostante.

Cure a casa e prevenzione

Somministrate i farmaci prescritti e seguite tutte le raccomandazioni dietetiche come indicato dal vostro veterinario. Portate il gatto ad eseguire i dovuti controlli.
Se la condizione del gatto non sembra migliorare e/o sta peggiorando, contattate immediatamente il veterinario. Non ci sono misure né cure preventive note per l’enteropatia proteico disperdente.



Edited by *Mallory* - 16/1/2017, 17:10
view post Posted: 29/12/2010, 23:32 Cassazione: in caso di necessità non è reato uccidere un animale - •♥ LEGISLAZIONE ANIMALE ♥•
image

La Cassazione ha emesso una sentenza destinata a suscitare scalpore, nonostante sia perfettamente in linea con il diritto. Nel caso in cui sussista un pericolo imminente infatti la suprema corte ha affermato che non è reato uccidere unanimale: è stato così assolto un trentenne di Salò che aveva ucciso un pastore tedesco per evitare che sua moglie e il suo cane venissero aggrediti.

Come ricostruisce la corte, l’uomo aveva agito per respingere l’attacco di un pastore tedesco che stava per aggredire il suo cagnolino e, paventando ceh potesse aggredire anche sua moglie, aveva preso un fucile ed aveva ucciso l’animale. Il caso finiva in Tribunale dove si era ipotizzato il reato previsto e punito dall’art. 638 c.p. che punisce l’uccisione di animali.

Condannato dai giudici di merito il caso finiva in cassazione dove la difesa faceva notare come il ragazzo, nella concitazione del momento e nella paura che il grosso cane potesse aggredire la moglie e il suo cagnolino, aveva sparato agendo in stato di necessità, che nel diritto penale agisce come scriminante e causa di giustificazione.

La Corte (Seconda sezione penale, sentenza n.43722/2010) ha annullato la condanna facendo notare che nel concetto di necessita’ e’ compreso non solo lo stato di necessita’ vero e proprio ma anche ogni altra situazione che induca all’uccisione o al danneggiamento dell’animale per prevenire od evitare un pericolo imminente o per impedire l’aggravamento di un danno giuridicamente apprezzabile alla persona propria o altrui o ai beni, quando tale danno l’agente ritiene altrimenti inevitabile.
view post Posted: 29/12/2010, 23:22 Ipersalivazione nel cane - •♥ SEZIONE MEDICA ♥•

ipersalivazione-del-cane

Ptialismo è il termine usato per descrivere l’eccessiva salivazione nel cane. Può essere considerato un fenomeno normale in certi esemplari, ad esempio in alcune razze grandi che possono salivare eccessivamente a causa della conformazione delle labbra e della bocca, come l’alano.

Altri cani potrebbero avere un aumento della salivazione associata a determinati stimoli, per esempio l’odore del cibo, l’eccitazione o l’ambiente caldo e umido. Tuttavia, quando si tratta di un evento improvviso che persiste per un lungo periodo di tempo, di solito è associato a qualche malattia o infortunio.

Cause

* Stomatite (malattia infiammatoria delle membrane mucose orali)

* Gengivite (infiammazione delle gengive)

* Malattie dentali

* Lesioni alla cavità orale ed alla lingua

* Il contatto con sostanze caustiche (punture di insetti o sostanze chimiche)

* Ulcere e abrasioni alla bocca e alla lingua

* Corpi estranei o tumori

* Danno neurologico che provoca difficoltà nella masticazione o nella deglutizione

* Nausea

* Alcuni disturbi del metabolismo

Sintomi

* Rigonfiamenti anomali su labbra o bocca

* Un cattivo odore dalla bocca

* Incapacità di deglutire, mangiare o bere

* Letargia

* Debolezza

* Vomito eccessivo

* Problemi di respirazione

* Il cane sbava di continuo

Diagnosi
Spesso la diagnosi può essere fatta con un semplice esame fisico, che comprende un approfondito esame orale e dentale e una storia clinica completa, compreso il rischio di esposizione alle tossine. Ulteriori test possono includere:

* Radiografia ai denti per escludere malattie dentali

* Biopsia

* Un esame emocromocitometrico completo (CBC) per escludere anemia ed infiammazioni

* Un profilo biochimico per la valutazione delle malattie metaboliche (malattie epatiche e renali)

* Un esame delle urine per valutare lo stato metabolico

* Radiografia toracica ed addominale

* Radiografie per rivelare un corpo estraneo o un disturbo della motilità dell’esofago

* Esame del sangue per controllare la funzionalità epatica

Trattamento


A seconda del problema principale che causa l’ipersalivazione ci sono vari trattamenti. Alcune terapie possono comprendere:

* Pulizia dentale o un intervento chirurgico per curare la patologia dentale.

* Rimozione di un corpo estraneo.

* Farmaci sistemici (antibiotici, anti-infiammatori) per trattare le infezioni orali o le malattie infiammatorie.

* Se la nausea è la causa del problema, terapia di supporto con liquidi ed integratori dietetici.

* Endoscopia per la rimozione di corpi estranei nell’esofago e nello stomaco.

Cure a casa e prevenzione.

Monitorare il cane per capire se l’episodio di ipersalivazione è temporaneo ed isolato, ma anche in questo caso riferirlo quanto prima al veterinario. Se il disturbo persiste portarlo dallo specialista e seguire le indicazioni e la terapia prescritta.

Per quanto riguarda la prevenzione, è utile vaccinare il cane contro la rabbia; assicurargli una corretta igiene orale e portarlo a visita regolarmente; evitare l’esposizione del cane a composti caustici o tossici.



Edited by *Mallory* - 13/10/2016, 11:05
view post Posted: 29/12/2010, 23:20 Piodermite giovanile nel cane - •♥ SEZIONE MEDICA ♥•

ciste_interdigitale

Si tratta di un disturbo che colpisce i cuccioli di meno di quattro mesi di età e non è completamente noto. Oltre che sotto il nome di piodermite giovanile, può essere indicata anche come cellulite giovanile e linfoadenite.

La malattia è una dermatite pustolosa che genera croste o infiammazione della pelle e che si verifica generalmente nei cuccioli di meno di tre o quattro mesi di età. Le pustole di solito sono presenti sul muso, all’interno dell’orecchio ed ai margini delle labbra. Il gonfiore del muso, in particolare, può essere alquanto evidente e creare seri disagi all’animale. Molti cani presentano contemporaneamente anche gonfiore dei linfonodi.

I cuccioli si sentono depressi e possono avere la febbre e sviluppare dolori articolari. Questa malattia non è un’infezione batterica, ma più una sorta di ipersensibilità o disfunzione immunitaria, per questo non risponde alla semplice terapia antibiotica ma necessita spesso anche di una terapia a base di steroidi. La causa esatta non è nota. Non sono stati infatti isolati agenti batterici, funghi o virus dai linfonodi dei cani colpiti.

Le razze più esposte sono il Golden Retriever ed i bassotti anche se la piodermite è stata riscontrata in numerose altre razze e può insorgere anche nei cani meticci.

E’ importante escludere altre malattie che possono apparire simili alla piodermite giovanile prima di procedere con la cura. La malattia principale da escludere è la demodicosi.
Il veterinario effettuerà delle raschiature della pelle per procedere con una biopsia che escluda la patologia.
Il trattamento di solito comprende alte dosi di steroidi come il prednisone ed antibiotici somministrati per prevenire lo sviluppo di infezioni batteriche secondarie.

L’effetto collaterale più grave di alte dosi di steroidi è lo sviluppo di ulcere gastrointestinali. E’ importante dunque monitorare l’appetito del cane, l’eventuale insorgenza di vomito e l’aspetto delle feci.
Le ricadute dopo il trattamento sono in genere molto rare.



Edited by *Mallory* - 16/1/2017, 17:11
view post Posted: 29/12/2010, 22:45 Natale fuori casa, il cane dove lo metto? - •♥ VACANZE CON IL CUCCIOLO ♥•

44087-slalomgigante1

Il periodo natalizio è alle porte, si parte per la montagna e, come accade durante le ferie estive, nasce l’annosa questione: dove lo lascio il cagnolino?

Io me lo porto dietro, da quando ho cani ho sempre pianificato le vacanze pensando prima a loro e poi a me, posso però capire che per vari motivi non tutti ne hanno la possibilità, ad esempio se si va in visita dai parenti che non lo vogliono oppure se si deve prendere l’aereo, cosa possibile ma piena di ostacoli ricordando che l’imbarco del quadrupede è a discapito del comandante del volo.

Gli stabilimenti e gli hotel pet-free sono in aumento però il problema di dove lasciare il proprio animale domestico riguarda ancora il popolo vacanziero, il giornale La Stampa se ne è occupato.

Il primo contributo viene da Alice «Di solito lascio il mio gatto ai miei genitori o a qualche parente, per fortuna siamo tanti in famiglia – continua la proprietaria di Yaki – altrimenti chiedo ai vicini di casa o alla signora della pulizie di portargli da mangiare e fargli un po’ di compagnia. Non me la sento di lasciarlo in una pensione – spiega – starebbe sempre in una gabbia».

Il presidente torinese dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali), Giovanni Pallotti, consiglia di «portare i propri animali con se o di affidarli a parenti o amici e lasciare come ultima soluzione la pensione». Se non si hanno parenti o amici disposti a tenere l’amico peloso?

Ci vengono incontro le pensioni per animali, nel torinese sono due i rifugi più inflazionati, il giornale ne ha chiamato uno, i prezzi variano dai 12 ai 15 euro al giorno, a seconda della taglia del cane e gli animali devono essere in regola con le vaccinazioni. Il Rifugio di Moncalieri è gestito da Sara e Luciano, dispone di diversi box dove tenere gli animali. «Purtroppo i box non sono riscaldati – spiegano al telefono – ma quando è necessario forniamo gli animali di cappottini».

Altra possibilità è il canile sperando che abbia dei box riscaldati e dei posti ancora liberi, siamo sotto Natale c’è un po’ di affollamento.

Se non si trova una sistemazione idonea ci si può rivolgere ai dogsitters, sui giornali e sui siti Internet potete trovare molti annunci, come scegliere quello giusto? «La mia cagnetta – racconta Lucia – è anziana e non volevo lasciarla in una pensione. Non c’erano parenti disponibili e così parlando con un’amica ho contattato una dogsitter molto gentile che si è presa cura della mia Nanà. Però non credo che l’avrei lasciata a un estraneo se non mi avessero consigliato».

Il marketing insegna che il passaparola è importantissimo ma se non si sa da chi farsi consigliare la soluzione migliore è affidarsi a una delle tante associazioni cittadine che sapranno consigliare il dog-sitter più adatto.

Potete visitare il sito Enpa o cercare le associazioni nelle vostre città su Google, oppure collegarvi al sito www.dogsitter.it che è un ottimo motore di ricerca per «tate» di animali e pensioni.



Edited by *Mallory* - 13/10/2016, 08:36
view post Posted: 29/12/2010, 22:43 Idroterapia per i cani - •♥ SEZIONE MEDICA ♥•

20120301100106_2132

L’idroterapia è efficace anche per i cani. La combinazione dell’acqua con i massaggi è una pratica comune ed efficace per ridurre il dolore, l’infiammazione e facilitare il movimento. L’idroterapia è semplice e facile da eseguire, e soprattutto non richiede farmaci o attrezzature costose.

Nei cani può essere prescritta per diverse malattie e disturbi, sia acuti che cronici. Spesso è utilizzata su una gamba o una zampa per ridurre il dolore e il gonfiore e per aumentare la circolazione. Ad esempio quando il cane subisce un infortunio che provoca gonfiore, come una puntura d’ape, il morso di un ragno o morsi di serpente.

68793-9265365

Il gonfiore può anche derivare da un infortunio costrittivo, ovvero quando il cane viene stretto troppo nella morsa del guinzaglio e il flusso di sangue alla zampa o all’arto rimane bloccato.

Il veterinario inizierà trattando la zona lesa con un farmaco per ridurre l’infiammazione, e con gli antibiotici se ci sono sintomi di un’infezione.
Per ottenere sollievo dal dolore nella zona colpita, il veterinario potrà darvi istruzioni su come massaggiare il cane a casa mentre l’arto è immerso nell’acqua, fredda o calda, a seconda del trattamento. O su come applicare impacchi bagnati, nel caso in cui il cane non gradisca essere messo a mollo.
Per gli animali affetti da una malattia degenerativa delle articolazioni, da artrite, o con un dolore persistente dopo un infortunio come una lussazione o una frattura, l’idroterapia può essere molto efficace.

idroterapia-cani

Se c’è un centro di riabilitazione canina nella vostra zona di residenza, l’idroterapia viene praticata come un trattamento più complesso, in vasche idromassaggio, piscine, con esercizi mirati a far muovere il cane in acqua in assenza di peso, un’attività che non stressa le articolazioni. Per i cani che stanno recuperando da un infortunio, questa forma di esercizio non solo aiuta a risanare la zona interessata, ma impedisce anche al resto dei muscoli di indebolirsi. Nella vasca idromassaggio è possibile dirigere un getto forte d’acqua in una zona gonfia o dolorante.

Per maggiori informazioni sull’idroterapia da praticare a casa con il cane o per terapie più complesse presso i centri specializzati, consultate il vostro veterinario che saprà darvi tutte le informazioni specifiche, in base alla malattia o all’infortunio che interessa il vostro cane.



Edited by *Mallory* - 13/10/2016, 11:07
view post Posted: 29/12/2010, 22:41 Cani in affido: come comportarsi? - Moduli Vari
image

Nella nostra vita può capitare che un caro amico oppure un parente ci dia in affidamento il proprio cane, ad esempio perchè si deve assentare, ricoverare o semplicemente perchè non lo può più tenere. Come deve comportarsi in tal caso la persona che si deve occupare del suo sostentamento e del suo affidamento? E se il proprietario ritorna e pretende di riavere il cane, cosa fare?

In primo luogo occorre precisare che la persona che vi chiede di tenere il cane deve consegnarvi contestualmente il libretto sanitario con tutte le vaccinazioni annotate, i documenti comprovanti l’iscrizione all’anagrafe canina ed il microchip che deve essere sempre regolarmente inserito. Se il cane non risulta iscritto, occorre che lo iscriviate voi stessi nel comune di residenza, diventandone proprietari.

Se il cane viene lasciato totalmente e per lungo tempo presso di voi, se provvedete voi stessi alle cure mediche ed al cibo, se insomma il cane è in vostra esclusiva disponbilità per lungo tempo e dunque si abitua a voi ed alla vostra vita, sarebbe opportuno che venisse lasciato a voi, per la sua salute psico fisica.

Diverso invece è il caso dell‘affidamento temporaneo o stallo: in tal caso è possibile ospitare temporaneamente un ospite del canile, per ristrutturazioni dello stesso oppure per esigenze particolari. In tal caso il volontario dovrà tenere l’animale fino a quando non sarà psosibile ospitarlo nelle strutture indicate oppure fino a quando non ci sarà una persona interessata alll’adozione.
574 replies since 16/5/2008