L'Irish Wolfhound

Carta D'Identita'

Tipo: Levrieroide
Origini: Irlanda
nazionalita': Irlanda
Taglia: Grande
Altezza al garrese: maschio almeno 78,5 cm femmina almeno 71 cm
Peso Ideale: maschio almeno 54 kg; femmina almeno 41 kg
Utilizzo: caccia, compagnia



Grazie alle sue notevoli doti di gentilezza e coraggio, l'Irish Wolfhound, conosciuto anche come levriero irlandese, θ divenuto spesso protagonista di leggende, ballate e racconti popolari. Ha rischiato di estinguersi nel XIX secolo, ma θ stato salvato grazie all'immissione di geni di altre razze, in particolare del levriero scozzese a pelo ruvido.



MORFOLOGIA:
Imponente e muscoloso, θ il cane piu' alto in assoluto. La testa θ lunga, con muso pure lungo e moderatamente appuntito. Gli occhi sono scuri e ovali, con palpebre nere. Le orecchie, vellutate e piccole, pendono piatte. Il pelo, ruvido e duro, forma barba e baffi. I colori del mantello ammessi sono: grigio, grigio acciaio, tigrato, rosso, bianco, fulvo e frumento. La coda θ lunga, piuttosto grossa e lievemente ricurva.





STORIA:
Progenitore di questa razza θ il Cu, cane massiccio dal pelo ruvido, utilizzato per la caccia a volpi, alci e cinghiali e gia' presente in epoca romana. Il levriero irlandese θ da sempre molto famoso e apprezzato, tanto che i sovrani d'irlanda portavano la sua effigie sulle armature, accompagnata dalla scritta "Dolce alle carezze, terribile alle provocazioni." La casa reale inglese ne diede in dono cosi' tanti esemplari a ospiti e personaggi illustri che Oliver Cromwell dovette impedirne l'esportazione dalla Gran Bretagna. Nel XVIII secolo, con l'estinzione della volpe in Scozia e in Irlanda, la razza comincio' a declinare; fu rivitalizzata nella seconda meta' del secolo scorso, fino a giungere al tipo di cane che oggi conosciamo, il cui standart venne redatto nel 1885.





TEMPERAMENTO:
E' un cane fedele, intelligente e dal carattere dolce, ma non timido; θ pienamente affidabile con i bambini. E' discreto e paziente, ma bisogna sapersi guadagnare la sua fiducia, allevandolo ed educandolo con dolcezza, poichό tende a chiudersi in se stesso e subisce passivamente se addestrato con le maniere forti. Bisogna insegnargli fin da piccolo a camminare al guinzaglio, affinchθ, una volta adulto, non abbia l'abitudine di "tirare": data la sua mole sarebbe ingovernabile. ha di natura l'attitudine alla guardia, ma non θ mordace e non attacca. Non lo si deve incitare ad apprendere l'attacco perchθ potrebbe diventare pericoloso.




CURE:
Per il mantello θ sufficente una regolare spazzolatura.





AMBIENTE DI VITA:
Non ha bisogno di molto spazio. E' pittosto sedentario e paradossalmente si adatta bene alla vita in appartamento, purchθ possa fare ogni giorno le sue passeggiate.





Fonte: Guide compact deAgostini "CANI" a cura di Rino Falappi, immagini prese dal Web